Recensione del binocolo SKY ROVER BANNER CLOUD APO 8×42 – Oltre nove gradi di campo, obiettivi ED e oculari asferici

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PREMESSA

Oggetto di questa recensione è un binocolo che ha destato molto interesse sin dalla sua prima presentazione: si tratta dello Sky Rover Banner Cloud APO che ho testato nel formato 8×42. Costa 499 dollari ed è possibile ordinarlo tramite il negozio online di Sky Rover presso AliExpress. Dovrete quindi aggiungere spese doganali, spedizione e sdoganamento. Beneficia di una garanzia di tre anni, estensibile  a pagamento.  Potete leggere ulteriori informazioni sulla garanzia visitando questo link: https://skyroveroptics.com/pages/warranty

All’interno di questa recensione troverete le sue caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti, e le mie impressioni personali. Anticipo che è il primo binocolo in questa fascia di prezzo ad avere un campo reale di vista di oltre nove gradi, perfettamente sfruttabili nell’uso diurno. Buona visione e buona lettura.

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Caratteristica Dettaglio
Telaio Lega di magnesio 
Pupilla di uscita 5,4 mm
Estrazione pupillare 18 mm
Campo di vista  159 m@1000 m (9,1 gradi angolari)
Compensazione diottrica +- 4 diottrie e  correzione delle diottrie sull’oculare destro ∞: >5 diottrie
Rivestimenti Multistrato FMBC 
Vetro ED Sì (2 elementi)
Lenti asferiche
Impermeabile Sì, 1 m/30 minuti
Riempimento in azoto
Messa a fuoco ravvicinata 2 m dichiarati 
Trasmissione della luce 90-92%
Filettatura per il treppiede
Dimensioni 15,6 x 12,3 cm
Peso 860 g dichiarati
Prezzo (aprile 2024) 499 dollari
Sito di riferimento https://skyroveroptics.com/

LA STORIA DI SKY ROVER

Sky Rover è stata fondata nel 2003, l’azienda ha iniziato la sua attività con un focus primario sulla produzione di telescopi e binocoli di alta qualità. Nel corso degli anni, ha guadagnato una reputazione di eccellenza nel settore, spingendo la sua crescita e il suo sviluppo. Nel 2010, Sky Rover ha ufficialmente registrato il suo marchio, confermando il suo impegno verso l’identità e la qualità del prodotto. Nel 2017, ha compiuto un passo significativo formando una società specifica  che ha ulteriormente consolidato la sua posizione nel mercato dell’ottica sportiva e astronomica. Oggi, Sky Rover è riconosciuto come un marchio premium con un team di professionisti specificatamente dedicati alla ricerca e allo sviluppo. Con un impegno costante per l’alta qualità, l’economicità e l’innovazione continua, Sky Rover continua a esplorare e a offrire soluzioni ottiche molto interessanti, badando nel contempo ” al portafoglio” dei clienti.

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Il binocolo  arriva all’interno di una scatola bianca ben curata, con un’ampia descrizione delle caratteristiche principali evidenziate da testo e immagini. All’interno di essa  è presente un’ottima imbottitura di spugna nera che protegge il binocolo. In un vano più piccolo sul lato destro è stata inserita una scatola nera dove potrete trovare la tracolla per la borsa, quella per il binocolo, un manuale in lingua inglese con le istruzioni rapide e un panno per la pulizia delle ottiche. In dotazione sono presenti ovviamente i tappi per gli oculari e gli obiettivi oltre a una  borsa in cordura antigraffio.

Vedi l’unboxing della scatola e accessori

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

Il binocolo è composto da uno scafo in lega di magnesio, il cui peso totale è dichiarato in 860 grammi, distribuiti su 156 x 123 x 67 mm. A “pieno carico” con la tracolla e i tappi la mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 972 grammi.

E’ riempito di azoto e impermeabilizzato; l’azienda dichiara una capacità di resistere a un’immersione in acqua fino a un metro di profondità per 30 minuti. Esibisce un design moderno ed elegante, con gli oculari   convergenti rispetto agli obiettivi, tale caratteristica comporta un ottimo effetto tridimensionale raramente riscontrabile in molti binocoli dotati di prismi a tetto.  L’interno del tubo ottico è ben annerito, ci sono vari diaframmi per ostacolare la luce diffusa. Il ponte centrale nei pressi della cerniera è decisamente ampio e  un altro punto a favore è la sua grande manopola metallica per la messa a fuoco (33×28 mm). E’ godronata ed è  situata in una posizione che consente al dito indice di gestirla in rotazione con molta naturalezza e rapidità.

FIG.1 – Un primo piano sul binocolo SKY ROVER BANNER CLOUD APO 8×42

Sul lato opposto della manopola è stata prevista una filettatura per il collegamento al supporto dei treppiedi fotografici. Il binocolo è protetto da una robusta armatura in gomma di colore verde scuro, con una zona leggermente più spessa ai lati dei tubi ottici per garantire un maggiore comfort. Grazie alla presenza di oculari sovradimensionati, il binocolo risulta decisamente sbilanciato verso gli oculari, riducendo il possibile affaticamento dei muscoli del collo e delle spalle durante un utilizzo prolungato, come ad esempio durante i censimenti.

 

Modello

Peso

Dimensioni  

Sky Rover Banner Cloud 8×42 APO Con tappi e tracolla: 972 g 156 x 123 x 67

Per quanto riguarda la manopola di messa a fuoco, come anticipato, è decisamente grande e ben gestibile anche con i guanti invernali; i movimenti sono  abbastanza fluidi e non ho notato giochi o impuntamenti, mi è parsa una “meccanica” ben allineata in tale fascia di prezzo.  La distanza minima di messa a fuoco  che ho verificato è di due metri esatti, come sempre, l’ho verificata  con il binocolo installato su un cavalletto. Per raggiungere l’infinito, nel mio caso, è stato necessario ruotare la manopola in senso anti-orario  di un giro completo e quasi un quarto di giro, direi circa 380°, dopo di che è rimasta una corsa sufficiente per far raggiungere al rotore  la totalità della sua corsa che è pari a un giro e mezzo.

FIG.2 – La manopola di messa a fuoco è metallica, zigrinata e con movimenti fluidi

Modello

Distanza minima di messa a fuoco dell’esemplare testato

Senso di rotazione

Raggiungimento dell’infinito dalla distanza minima

Sky Rover Banner Cloud APO 8×42 203 cm anti-orario 380°

Questo binocolo possiede una regolazione della messa a fuoco di +- 4 diottrie  e una correzione delle diottrie sull’oculare destro ∞: >5 diottrie. La ghiera metallica e godronata sull’oculare destro non è dotata di sistema di sicurezza ma non dovendo applicare un po’ di pressione per girarla si evitano spostamenti accidentali. 
L’esemplare oggetto di questo test ha mostrato, inoltre, un ottimo snap test con un raggiungimento del punto di fuoco univoco. Un altro fattore meccanico che ritengo utile citare è la sua ottima collimazione,  perfetta non solo per quanto riguarda l’osservazione di un dettaglio al centro, ma anche per quanto riguarda entrambi i campi di vista inquadrati.

OTTICA

Obiettivi

 Si tratta di un binocolo dotato di due obiettivi da 42 mm di diametro con schema a tripletto. E’ definito con la sigla ” DOUBLE ED” per la presenza di vetri a bassa dispersione. Mostra, infatti, un ottimo contrasto e una nitidezza elevata nella sua fascia di prezzo. Le immagini sono brillanti e la resa dei colori è quasi perfettamente neutra. Ho notato unicamente un lievissimo viraggio verso la tonalità calda (ma è piu’ neutro, ad esempio, del mio ZEISS VICTORY SF) . Trovo apprezzabile una tonalità leggermente calda soprattutto nelle giornate più uggiose. Devo ammettere che otticamente mi è parso  uno dei migliori binocoli che io abbia provato in tale fascia di prezzo, in grado di preoccupare i possessori di binocoli dal costo piu’ elevato.

FIG.3- Un primo piano sugli obiettivi da 42 mm di diametro dotato di elementi ED

Oculari

Gli oculari dello Sky Rover Banner Cloud APO 8×42 sono molto grandi e beneficiano della tecnologia “flat field”, il che significa che per spianare il campo di vista è stato previsto l’utilizzo di una lente asferica.
La lente di campo ha un diametro di 27 mm, mentre il diametro dell’oculare, compreso il bordo esterno del paraluce, è di 48 mm. Per questo motivo, personalmente,  possedendo una distanza interpupillare di 66 mm, ho preferito utilizzare il binocolo con i paraluce quasi totalmente abbassati. Senz’altro potrebbero esserci problemi  con gli adolescenti e gli adulti con una distanza interpupillare inferiore alla mia ma credo anche che sia un  piccolo prezzo da pagare in proporzione al campo di vista apparente inquadrato.
Sky Rover dichiara un campo di 9,1 gradi, che corrisponde a quasi 160 metri a 1000 metri e che quindi genera un campo apparente con la formula classica superiore ai 72 gradi. L’unico mio rammarico è di non potervi mostrare il reale campo inquadrato dal binocolo, all’interno della videorecensione, in quanto l’obiettivo della mia mirrorless non è in grado di inquadrarlo totalmente.

FIG.4 – Il diametro della lente di campo degli oculari è molto grande

In realtà, durante le mie osservazioni astronomiche, mi è parso fornisca un campo leggermente superiore. Questa prestazione decreta il Banner Cloud APO 8×42 come il binocolo con il campo più ampio e corretto attualmente disponibile sul mercato in quel formato e in quella specifica fascia di prezzo ( e  sovente anche se comparato a fasce di prezzo ben superiori).

La distanza interpupillare di questo binocolo è compresa tra  56 mm e 76 mm. Alla distanza interpupillare di 66 mm, quella tra gli oculari è di circa 16 mm. Per questo motivo, come vi ho anticipato, potrebbero esserci problemi per chi ha una distanza interpupillare piccola e un naso  “importante”.

La struttura interna dei paraluce e metallica ed esternamente è stata utilizzata una gomma  abbastanza morbida.  Beneficia di un sistema click stop a 5 posizioni. La distanza che ho misurato dal bordo del paraluce alla lente di campo è di circa 15,5 mm. Non posso essere molto preciso perché di solito, per non rovinare la lente di campo dell’oculare, utilizzo un piccolo foglio di materiale siliconico. Personalmente sono in grado di osservare la totalità del campo di vista con i miei occhiali “per la luce blu” che uso al computer e la quasi totalità con occhiali da sole. Giustamente questa prestazione dipenderà sia dalla conformazione del proprio viso sia dalla conformazione degli occhiali.

Ho anche provveduto a verificare l’ingrandimento reale, dato che, il suo ampio campo di vista, agli occasionali osservatori che lo hanno provato, ha fatto percepire un possibile ingrandimento maggiore degli 8x dichiarati. Fotografando un dettaglio con la mia mirrorless e poi inquadrando la stessa zona e fotografando “nel binocolo” e facendo le dovute proporzioni si è evidenziato un ingrandimento reale pari a quanto dichiarato, considerando il classico margine del 5%. Ho coinvolto per questo test anche l’amico astrofilo, l’architetto Angelo Cutolo, molto piu’ esperto di me, in questo genere di stime, che con un software specifico al netto delle distorsioni ha stimato un ingrandimento  compreso tra 7,92 e 8,15x

Prismi

Lo Sky Rover Banner Cloud 8×42 APO utilizza prismi di alta qualità di cui non mi è dato di sapere l’esatto indice di rifrazione. La pupilla di uscita dell’esemplare che ho testato risulta quasi perfettamente circolare, non noto bagliori in prossimità della pupilla di uscita mentre si nota qualche riflesso ai bordi. Nell’uso pratico sul campo, sono rimasto abbastanza stupito dalla sua capacità di contenere i riflessi, anche in proporzione a binocoli grandangolari di alta qualità. Ho scritto un sotto paragrafo specifico a riguardo.   

FIG.5 – Un primo piano sulla pupilla di uscita del binocolo

Trattamento anti-riflesso

Sky Rover dichiara di aver utilizzato un trattamento multistrato anti-riflesso su ogni superficie ottica definito FBMC, il binocolo è stato anche ottimizzato con un trattamento idrorepellente sulla superficie degli oculari e degli obiettivi che previene l’agglomerazione delle gocce di acqua e nel contempo facilità la pulizia delle lenti. La trasmissione media dichiarata è pari al 90% con un picco di trasmissione sino al    92%. Anche in questo caso, sono rimasto decisamente stupito dalla sua resa crepuscolare, confrontandolo con alcuni binocoli nella stessa fascia di prezzo e notando una  ottima luminosità, di cui vi parlerò nel paragrafo specifico. I prismi a tetto sono stati ottimizzati con lo stesso trattamento, definito FBMC, oltre al trattamento di fase e al trattamento dielettrico. La tonalità del trattamento appare di colore verde e viola, anche la prova classica che effettuo e che consiste nello specchiarmi per vedere i dettagli del mio viso ha rivelato un ottimo rivestimento.

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Anche in questo caso, Sky Rover ha compiuto un ottimo lavoro per quanto riguarda il contenimento dell’aberrazione cromatica. Ho avuto modo e piacere di osservare con lo Sky Rover sotto diverse condizioni di illuminazione, dall’osservazione dei paesaggi innevati fino all’osservazione della Luna o dei rapaci in controluce. Devo confermare che nella totalità dei casi, il binocolo non presenta aberrazione cromatica in asse e tale prestazione è comparabile con i migliori binocoli presenti sul mercato che ho testato negli ultimi 20 anni. Ha superato egregiamente anche il test che definisco del “gazebo bianco di mia moglie”. come visibile in questa breve clip.

Una rapida comparativa  (visibile nel mio video su YouTube) con uno Swarovski 8,5×42 ha mostrato un eccellente contenimento del cromatismo residuo al centro del campo. Se osserverete rapaci e aerei in controluce penso rimarrete molto soddisfatti della sua resa.

FIG.6 – Anche osservando il profilo delle montagne innevate, il contenimento dell’aberrazione cromatica si è dimostrato ottimo

Cromatismo laterale

Il cromatismo laterale è presente, ma non molto invasivo, e si nota più che altro osservando oggetti molto contrastati. Si può percepire a partire dal 40-50% dal centro del campo come un lieve alone blu-verde intorno alle sagome degli oggetti più contrastati e luminosi. Nell’utilizzo classico naturalistico, è veramente difficile percepire il cromatismo laterale, anche se ricordo che la percezione del cromatismo residuo è molto soggettiva e varia da persona a persona.

Curvatura di campo

Il test della curvatura di campo mi ha impegnato per qualche giorno, non tanto perché fosse difficile definire la sua planeità di campo, ma perché, vista  il suo ampio campo di vista in proporzione al prezzo e le attese di molti appassionati ho voluto essere abbastanza pignolo e controllarla con attenzione sia usandolo a mano libera sia con il binocolo fissato sul treppiede fotografico.

 Posso tranquillamente confermare che nell’osservazione terrestre a mano libera il campo si evidenzia come totalmente spianato. Osservare per la prima volta con il Banner Cloud APO 8×42, se non si ha esperienza con strumenti ultra grandangolari, è una sensazione emozionante. Sostenendo il binocolo a mano libera, il campo è perfettamente piatto dal centro fino al bordo, tanto da essere secondo me attualmente il miglior binocolo in tale fascia di prezzo per quanto riguarda la planarità del campo di vista.

 Ad essere pignoli, montando il binocolo sul cavalletto, e osservando con attenzione dentro un solo tubo ottico, si può percepire verso l’80% dal centro del campo un lievissimo degrado dei dettagli più flebili. Ad esempio, ho utilizzato una sfera di visibilità dei tralicci elettrici situata a 500 metri che appare “leggermente sfuocata”. L’immagine poi ritorna perfetta fino al bordo, e ciò che anni fa gli appassionati d’oltreoceano hanno definito “Absam ring”, in quanto era evidente all’interno di alcuni modelli Swarovski Swarovision.  Di contro confermo che grazie al nostro accomodamento visivo tale caratteristica non influenza assolutamente la visione pratica sul campo e le immagini diurne sono letteralmente perfetta da bordo a bordo.

FIG.7 – lo Sky Rover Banner Cloud sul tavolo del rifugio Bar Bianco in Valtellina, gli appassionati potranno provarlo durante l’evento di Binomania che si terrà l’11 di maggio in loco

Distorsione angolare

Visto il suo campo molto grandangolare, mi aspettavo una distorsione angolare maggiore; in realtà è abbastanza contenuta  giacchè tutti i dettagli evidenziati mostravano poca distorsione. Come sapete, non sono molto sensibile all’effetto “palla rotolante”; tuttavia, ho cercato di compiere alcune comparazioni nel panning con il mio Victory SF 8×42 e ho notato un lieve effetto palla rotolante nel Banner Cloud a causa della sua minima distorsione. Ritengo anche in questa caso che la sua percezione e tolleranza sia molto soggettiva e vari da persona a persona.

Altre aberrazioni

Per quanto riguarda l’osservazione astronomica, ripropongo quanto citato nel sotto-paragrafo relativo alla curvatura di campo. Nell’uso astronomico a mano libera, devo ammettere che si abbia l’impressione di beneficiare di un campo completamente piatto grazie all’accomodamento visivo soggettivo. Con il binocolo posizionato sul cavalletto e osservando con estrema pignoleria le stelle, si può notare un leggero degrado delle immagini stellari a partire sempre verso l’805 dal centro del campo che poi migliora nuovamente per poi mostrare un po’ di astigmatismo al bordo esterno.  Oserei definire anche in questo caso che si tratta del miglior binocolo in questa fascia di prezzo per l’osservazione astronomica analizzando campo inquadrato, ingrandimento e diametro degli obiettivi. Sono molto incuriosito di poter testare, se possibile, i modelli 10×50 o 12×50, che potrebbero diventare un nuovo punto di riferimento nella categoria dei binocoli sotto i 1000 euro per tutti gli astrofili

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

 

Il test con la USAF CHART mi ha soddisfatto. Ho comparato questo binocolo a vari strumenti in mio possesso con prezzi compresi tra i 300 e i 2500 euro. A livello di percezione delle righe della USAF CHART ho notato di vedere perfettamente la zona 1 e di leggere a tratti il numero 2 con le righe ancora più piccole. Questo è ovviamente un risultato soggettivo, ma per me utile, visto che lo applico a tutte le mie recensioni. Ciò che però mi ha stupito è stata la totale assenza di cromatismo residuo al centro e anche il cromatismo laterale è stato tra i migliori mai visti, dato che quasi sempre le righe più esterne della tabella (stampata nel formato 30×40) mostrano un po’ di residuo cromatico. Nel caso del Banner Cloud si poteva notare solo un lieve accenno sui bordi della tabella. Veramente una ottima prestazione. Rispetto a nitidezza e contrasto, quando faccio fatica a notare differenze con i binocoli di alta qualità significa che c’è poco da fare i pignoli, si tratta di un binocolo che presenta un ottimo contrasto e mostra le righe nere “veramente nere” e non viola scura e bordi molto netti.

FIG.8 – Il risultato ottenuto osservando una USAF CHART a 35 metri con il binocolo piazzato sul treppiede fotografico

PROVA SUL CAMPO

Nel corso delle settimane di utilizzo, ho effettuato varie osservazioni che sono spaziate dal birdwatching all’osservazione del paesaggio fino all’osservazione astronomica. Per questo motivo, mi sento già in grado di condividere le mie impressioni, anche se potrò approfondirle ulteriormente nel corso dei mesi, giacché  Sky Rover mi ha dato la possibilità di utilizzare questo binocolo nei mesi a venire.

Birdwatching

Per quanto riguarda il birdwatching, questo binocolo è ottimo. Ha un elevato contenimento dell’aberrazione cromatica, le immagini sono nitide e contrastate, e il suo ampio campo di vista è ideale per osservare garzaie a media-lunga distanza, ma anche per seguire stormi di uccelli. Molto probabilmente, la corsa non è tra le più brevi e performanti in questo settore, tuttavia, in questa fascia di prezzo, mi è parso uno dei migliori binocoli da utilizzare nell’osservazione dei rapaci, in quanto il campo di vista concede di osservare scene di mobbing abbastanza rapide. Ho osservato spesso e volentieri mobbing tra poiane e corvi, ma anche voli in picchiata dei falchi pellegrini e avere oltre nove gradi di campo a disposizione devo ammettere che sia un non plus ultra in certe situazioni. Inoltre, la sua buona capacità di contenere la luce diffusa ( si nota talvolta solo nella parte inferiore del campo di vista) che secondo me è superiore anche ad alcuni prodotti dal quadruplo del prezzo, potrebbe risultare un must per gli appassionati di rapaci, che forse a questo punto prediligerebbero acquistare il formato 12x per una osservazione piu’ dettagliata.

FIG. 9 – L’ho molto apprezzato nella osservazione del paesaggio

Osservazione del paesaggio

Dove lo Sky Rover Banner Cloud APO 8×42 realmente stupisce è nell’osservazione del paesaggio (statico o con panning lento) a mano libera. È possibile sfruttare oltre nove gradi di campo che, a mano libera, risultano perfettamente corretti. Le immagini sono nitide, contrastate, con colori brillanti, e il contenimento dell’aberrazione cromatica è eccellente in tale fascia di prezzo. Il cromatismo laterale è minimo e mai invasivo.

Ho avuto delle visioni molto piacevoli, durante una breve gita in Valtellina guardando in lontananza il Monte Disgrazia e la zona tormentata del Pescegallo  Le immagini erano veramente entusiasmanti, simili  e a tratti migliori di quelle ottenibili con strumenti di fascia  superiore. Penso gli  appassionati dell’osservazione terrestre grandangolare possano seriamente valutare l’acquisto di questo binocolo.   Grazie, inoltre, alla posizione degli oculari e alla distanza tra i tubi ottici si ha una netta parvenza di tridimensionalità che consente di staccare nettamente i piani tra di loro. E’ una visione che definirei “da Porro”. 

Osservazione astronomica

Nell’osservazione astronomica, come ribadito, si apprezza la presenza degli oculari asferici. Confortevolmente appoggiati su una sedia sdraio è un vero piacere navigare nel cielo stellato con questo binocolo. Le stelle al centro del campo sono puntiformi e i colori delle stelle mi sono apparsi reali e privi di cromatismi residui.  Ho apprezzato anche un fondo cielo decisamente scuro e un field stop netto. Quando utilizzato su cavalletto, si inizia a percepire un po’ di degrado stellare verso l’80% che poi migliora, per poi notare un po’ di astigmatismo.   . Credo che in questa fascia di prezzo e formato, non ci sia niente di assolutamente comparabile per quanto riguarda l’ampiezza del campo di vista e la correzione delle aberrazioni geometriche. Misurando con un po’ di attenzione la distanza tra le stelle che mi è parso fornire un campo leggermente superiore a quanto dichiarato. Oserei dire addirittura 9.2 – 9.3° di campo.

Pubblico qui di seguito alcune simulazioni dei campi stellari inquadrabili ottenuti con il software stellarium e la mia prima osservazione astronomica con il Banner Cloud, tratta dal mio diario osservativo:

FIG. 10 – Una simulazione del campo inquadrato dal Banner Cloud APO 8×42 . Il cuore della Costellazione di Orione con la nebulosa M 42

4 aprile ore 21.30 – Seeing Pickering 6- Trasparenza buona. Treppiede Cartoni Stabilo 100 con Testa FOCUS 10

Le tre stelle della cintura di Orione sono decisamente puntiformi, e spostandole verso il bordo si nota un leggero degrado simile al noto “absam ring” che percepivo nello Swarovski Swarovision EL 8×32 anni or sono. Tale parvenza di degrado stellare si nota verso l’ 80-85% a partire dal centro del campo di vista. Successivamente la puntiformità stellare migliora. Questa situazione diminuisce quando si osserva normalmente in entrambi gli oculari  senza cercare specificamente il difetto. Le immagini rimangono comunque decisamente puntiformi, e si percepisce chiaramente un ampio campo di vista, almeno fino all’80-90%. C’è solo un po’ di astigmatismo al bordo, ma è accettabile. L’azione di messa a fuoco è fluida. La visione della nebulosa M42 è ottima, decisamente luminosa. Seppur non raggiunga la puntiformità stellare fornito dallo Zeiss Victory SF 8×42 che sto usando come paragone è molto, molto soddisfacente.  Le Pleiadi sono uno spettacolo, circondate da un grandissimo campo colmo di stelle, lo stesso dicasi per la osservazione delle IADI, incredibile poi navigare in Auriga alla ricerca degli ammassi stellari. Penso sarà un binocolo molto apprezzato dagli astrofili che presumo possano preferire il futuro formato 10×50.”

 

FIG.11 – Molto suggestiva la visione della congiunzione Luna – Pleiadi del 11 di Aprile

 

12 aprile ore 21.30 – Seeing Pickering 6.5- Trasparenza buona. Treppiede Cartoni Stabilo 100 con Testa FOCUS 10

“Ho completato il video dello Sky Rover Banner Cloud 8×42 APO. Tuttavia, ho deciso di compiere un’ultima osservazione, considerando la congiunzione della Luna con le Pleiadi. È una delle immagini più affascinanti che abbia mai visto: tra la Luna e il bordo del campo visivo delle Pleiadi, c’è ancora moltissimo spazio con stelle nitide. La Luna (fuori asse) appare nitida e incisa, sebbene mostri un lieve alone rossiccio intorno alla parte più luminosa. D’altra parte, le Pleiadi appaiono completamente puntiformi. È possibile distinguere la luce cinerea della Luna e nettamente tutti i mari lunari, creando un’immagine estremamente interessante. Durante l’osservazione della Luna, ho notato un piccolo riflesso dei prismi nel tubo destro a ore 13:0 circa. Nonostante ciò, l’immagine rimane decisamente nitida e contrastata.”

 

OSSERVAZIONE CREPUSCOLARE E “PROVA FARETTO”

Ho condotto vari test crepuscolari con i miei binocoli di fascia alta e con un binocolo Vixen Ultima  ZCF 9×63, che, sebbene abbia un campo di vista molto stretto, è uno dei binocoli compatti e luminosi adatti a questo genere di prove.
Devo confermare che Sky Rover ha progettato un binocolo che appare decisamente luminoso, difficile, penso, tra i prismi a tetto, in tale fascia, riuscire a fare di meglio, sarebbe forse da comparare a qualche luminoso prismi di Porro con pochi elementi nel treno ottico. 

Sino alle ore 20.10  (il tramonto nei vari giorni del test era compreso tra le 19.50 e le 20.00) non sono riuscito a trovare evidenti differenze rispetto ai binocoli dal prezzo tre o quattro volte superiore. Il mio modus operandi è stato quello di piazzare i binocoli su tre teste a sfera e una barra porta accessori e analizzare la parte inferiore di un muretto sotto una siepe a cespuglio. Le reali differenze con i TOP DI GAMMA si sono evidenziati solo verso le 20.30 quando lo Sky Rover  Banner Cloud APO 8×42 non era più comparabile a strumenti al top della gamma, come ad esempio uno Zeiss Victory SF 8×42 o uno Swarovski EL 8.×42, ma la differenza non era, come sempre sono solito citare proporzionale al prezzo. 

FIG.12 – Alcuni dei binocoli che usato per il test crepuscolare

Una prova che mi ha sorpreso è stata la sua capacità di contenere la luce diffusa. Durante il test crepuscolare, stavo osservando alcune abitazioni situate a 1.250 metri dalla mia postazione. Mi trovavo sul terrazzo di casa di fronte a una dozzina di scale. Il faretto multi led si è acceso o automaticamente per illuminare le scale a causa del passaggio del mio cane.
in tale circostanza il faretto  LED ha inavvertitamente illuminato  gli obiettivi del binocolo. Devo ammettere che lo Sky Rover, in tale particolare circostanza, ha mostrato una capacità di contenere la luce diffusa superiore allo Swarovski EL, che ha addirittura mostrato metà dei led riflessi del faretto all’interno dell’oculare del tubo ottico destro. Questa esperienza mi ha portato a testare nei giorni successivi il binocolo nell’osservazione dei rapaci in controluce e sono rimasto molto soddisfatto della sua resa per essere un binocolo così grandangolare. In passato ho testato un binocolo  al Top della Gamma con un campo molto grandangolare che non aveva la capacità di contenere la luce diffusa come questo nuovo binocolo Sky Rover. So che tale fatto potrebbe non far piacere ad alcuni appassionati ma questo è quanto ho evidenziato sul campo.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Eccellente prezzo di acquisto in proporzione alle sue prestazioni ottiche
  • Campo di vista superiore a 9 gradi
  • Ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica grazie agli obiettivi ED
  • Totale assenza di curvatura di campo  
  • Minima presenza di astigmatismo al bordo nell’osservazione astronomica
  • Nitido e contrastato
  • Colori quasi neutri

 

Difetti:

  • Personalmente non posso usare comodatamene i paraluce sollevati per la mia distanza interpupillare di soli 66 mm
  • Componentistica e rifiniture non paragonabile ai binocoli di alta fascia.
  • Alcune persone potrebbe notare un po’ di effetto palla rotolante.

IN SINTESI

In sintesi,  senza troppi indugi e con totale imparzialità nelle mie decisioni, ritengo che Sky Rover abbia creato un nuovo punto di riferimento in questa fascia di prezzo, offrendo un prodotto decisamente comparabile, per certe caratteristiche a binocoli di fascia decisamente superiore.
La meccanica è ben allineata con il prezzo di acquisto, sebbene manchi la precisione e la raffinatezza delle finiture visibile nei binocoli più costosi.  La qualità ottica è eccezionale per il prezzo di acquisto e credo che la concorrenza, anche quella piu’ agguerrita dovrà ben presto adeguarsi a queste prestazioni, soprattutto all’ampio campo di vista del Banner Cloud APO  che presenta ben poche aberrazioni geometriche. Questo binocolo ha anche dimostrato di fornire un ottimo contenimento del cromatismo al centro del campo e di quello laterale.  il Spero che Sky Rover possa fornire come accessori a pagamento, così come fece anni fa Kowa, dei paraluce piu’ sottili per migliorare il confort dei visi occidentali con una modesta distanza interpupillare.

PREZZO E DISPONIBILITA’

Lo Sky Rover Banner Cloud APO 8×42, costa nel mese di aprile del 2024, 499 dollari ed è possibile ordinarlo tramite il negozio online di Sky Rover presso AliExpress.

RINGRAZIAMENTI


Ringrazio Sky Rover Optics per aver fornito l’esemplare oggetto di questo testo lasciandomi libero di citare le mie impressioni pratiche sul campo.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di Sky Rover.