I binocoli che non possono mancare
I binocoli che non possono mancare
Sono curioso di aprire questo topic anche perché a volte non si sa davvero cosa scegliere e magari si può fare un po' di chiarezza! Oppure ancora più dubbi ... ..
Quali sono secondo voi i formati di binocoli che non possono mancare per coprire le varie esigenze osservative?
Direi di sceglierne 3 e dare una piccola motivazione
Quali sono secondo voi i formati di binocoli che non possono mancare per coprire le varie esigenze osservative?
Direi di sceglierne 3 e dare una piccola motivazione
- Luigi Lucci
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Re: I binocoli che non possono mancare
Credo che sia molto difficile risponderti, per la maggior parte delle osservazioni e degli utilizzatori un buon 10X42 sia più che sufficiente a coprire tutte le necessità. Poi si entra negli utilizzatori "specialistici" birdwatcher, fotografi, cacciatori, tiratori sportivi, navigatori, astrofili, ecc, e qui ognuno ha le sue esigenze e/o preferenze .....
Luigi
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Binocoli: Steiner Ranger Extreme 8X56 & Navigator 7X50c, Vortex Ranger R/T HD 10X50, Solo RT 8X36, Diamondback 10X28
Visore Notturno: Bushnell Equinox 2X28
Microscopi: Nikon OptiPhot2 + OptiZoom 0,8<>2X ( Ob. Nikon Plan: 4X, 10X, 20X, 40X, 100X oil + Lomo W30X) - Optika Stereoscopico ST45 2L (Ob: 2X, 4X, 8X)
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Re: I binocoli che non possono mancare
Io direi quelli che si è sicuri di usare in base alle proprie abitudini e/o esigenze osservative.
Ad esempio io più di tutto amo i campi ampi con immagini nitide, ben corrette e dai colori vivi, tutte cose che non si possono ottenere con alti ingrandimenti e obiettivi acromatici: quindi il Nikon EII 8x30, innanzitutto, ma anche l’APM 6x30.
Poi l’idea di avere uno strumento chiuso in un cassetto in attesa che si presenti l’occasione di usarlo, occasione che potrebbe non capitare mai, è qualcosa che mi fa dispiacere: meglio vendere quello strumento a chi abbia occasione di utilizzarlo spesso.
Per questo se proprio ne dovessi aver bisogno, monto in 5 minuti il mio binocolone e faccio tutto quello che voglio, dai 17x ai 150x
Ad esempio io più di tutto amo i campi ampi con immagini nitide, ben corrette e dai colori vivi, tutte cose che non si possono ottenere con alti ingrandimenti e obiettivi acromatici: quindi il Nikon EII 8x30, innanzitutto, ma anche l’APM 6x30.
Poi l’idea di avere uno strumento chiuso in un cassetto in attesa che si presenti l’occasione di usarlo, occasione che potrebbe non capitare mai, è qualcosa che mi fa dispiacere: meglio vendere quello strumento a chi abbia occasione di utilizzarlo spesso.
Per questo se proprio ne dovessi aver bisogno, monto in 5 minuti il mio binocolone e faccio tutto quello che voglio, dai 17x ai 150x
Re: I binocoli che non possono mancare
Per comodità escludo l’astronomia fatta con binocoloni dal 15x70 in su e divido la casistica i due set.
A) Binocoli tradizionali: 1) un portatile tascabile che può essere un 8x20,un 10x25 o un vecchio porro 8x30 o ancora meglio un vecchio leitz tetto 8x30 che era veramente tascabile. Questi li porti ovunque, anche quando fai due passi a prendere il gelato con la morosa/moglie/amici… 2) Un buon binocolo da natura a bassi ingrandimenti con buona PU da almeno 4-6 mm come un 6,5x32 o un 7x42 o un 8x40. 3) un binocolo da natura con un po’ più di spinta come un 10/10,5x e almeno 42/44 mm.
B) stabilizzati: 1) un portatile tradizionale come sopra 2) uno stabilizzato 10/12x 3) un luminoso basso ingrandimento 7x42 o 8x42/50
A) Binocoli tradizionali: 1) un portatile tascabile che può essere un 8x20,un 10x25 o un vecchio porro 8x30 o ancora meglio un vecchio leitz tetto 8x30 che era veramente tascabile. Questi li porti ovunque, anche quando fai due passi a prendere il gelato con la morosa/moglie/amici… 2) Un buon binocolo da natura a bassi ingrandimenti con buona PU da almeno 4-6 mm come un 6,5x32 o un 7x42 o un 8x40. 3) un binocolo da natura con un po’ più di spinta come un 10/10,5x e almeno 42/44 mm.
B) stabilizzati: 1) un portatile tradizionale come sopra 2) uno stabilizzato 10/12x 3) un luminoso basso ingrandimento 7x42 o 8x42/50
Franco Milani: http://www.faunavet.it
Berkut 7 7x35 1982 (voto 7)Swarovski habicht '84 10x40 (voto 8); mezzo Zenith 10x50 (Voto 6); Tasco Futura LE 10x50 (voto 5);Bushnell WP 8x40 (voto 7-); General HiT MDL 7x50 (voto 8,5); Tento/bresser '88 20x60 (voto6,5); Swift Newport MKI '65 10x50 (voto 7); Swift Saratoga MKII '74 8x40(voto 7 con riserva).; Vixen B type 20x80 voto (6,5), Pentax ZCF 8x30 ( voto 7-), Swift audubon 8,5x44 (voto 7), Swift SP 8x40 ( voto 7), Nikon Action EX 7x35 ( voto 8)
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Re: I binocoli che non possono mancare
Non vedo citato l'uso di un binocolo per uso architettonico, per architettonico intendo sia soggetti a media distanza che soggetti a grandissima distanza, tipo ville, baite e paesini appollaiati su dei rilievi e quindi ben visibili dalla pianura.
Io mi diletto con le osservazioni architettoniche tutti i giorni utili, in modo particolare poco prima del tramonto, quando si placa totalmente la turbolenza termica diurna.
In quelle felici condizioni di stabilità atmosferica, un grosso binocolone, oppure un telescopio torrettizzato, offrono delle immagini eccezionali anche a 50x-100x e si realiza quello che io chiamo il teletrasporto istantaneo dei miei occhi sulla scena e dentro la scena a distanze di molti Km.
Queste mie osservazioni terrestri di potenza, nulla tolgono alle consuete osservazioni naturalistiche diurne con dei binocoli ben portabili, come il mio CANON 12x36 IS III, un felice mix di leggerezza e potenza ottica espressa dal connubio 12x e 36mm di diamentro.
Anche il mio CANON 15x50 IS stabilizzato , sebbene decisamente pesante, è però perfettamente adeguato a risolutissime osservazioni terresti-naturalistiche.
Io mi diletto con le osservazioni architettoniche tutti i giorni utili, in modo particolare poco prima del tramonto, quando si placa totalmente la turbolenza termica diurna.
In quelle felici condizioni di stabilità atmosferica, un grosso binocolone, oppure un telescopio torrettizzato, offrono delle immagini eccezionali anche a 50x-100x e si realiza quello che io chiamo il teletrasporto istantaneo dei miei occhi sulla scena e dentro la scena a distanze di molti Km.
Queste mie osservazioni terrestri di potenza, nulla tolgono alle consuete osservazioni naturalistiche diurne con dei binocoli ben portabili, come il mio CANON 12x36 IS III, un felice mix di leggerezza e potenza ottica espressa dal connubio 12x e 36mm di diamentro.
Anche il mio CANON 15x50 IS stabilizzato , sebbene decisamente pesante, è però perfettamente adeguato a risolutissime osservazioni terresti-naturalistiche.
Re: I binocoli che non possono mancare
Grazie a tutti delle risposte, è proprio ciò che mi interessava conoscere!
-Samuele il tuo binocolone che diametro e che qualità delle lenti possiede?
-Samuele il tuo binocolone che diametro e che qualità delle lenti possiede?
Re: I binocoli che non possono mancare
-Giovanni il canon 15x50 è un binocolo a cui sto pensando molto ultimamente....., con l' idea di abbinarlo a un leggero monopiede proprio per eliminare il problema peso e migliorare ulteriormente la stabilizzazione.
Re: I binocoli che non possono mancare
8x30/32 a tetto, piccolo, leggero portatile e molto più comodo e facile da usare rispetto ad un piccolo 20/25mm.
Stabilizzato, metto il Canon 12x36 is iii, ottima potenza 12x gestibile a mano libera grazie alla stabilizzazione, utile in tante occasioni, un pò un tutto fare.
Porro, Nikon 8x30 Eii e Swarovski Habicht 8x30w, in assoluto i miei preferiti, fascino retrò, e vista sublime.
Stabilizzato, metto il Canon 12x36 is iii, ottima potenza 12x gestibile a mano libera grazie alla stabilizzazione, utile in tante occasioni, un pò un tutto fare.
Porro, Nikon 8x30 Eii e Swarovski Habicht 8x30w, in assoluto i miei preferiti, fascino retrò, e vista sublime.
Swarovski Habicht 8x30W
Nikon 8x30 EII 100th Anniversary Edition
Nikon 8x30 EII 100th Anniversary Edition
Re: I binocoli che non possono mancare
Nei miei allenamenti in MTB non manca quasi mai un tascabile che oggi è il Curio 7x21 e prima era l’Hawke Sapphire ED 8x25.
Nonostante le qualità dell’attuale piccoletto ed il suo minore ingrandimento, che aiuta in stabilità nelle osservazioni mordi e fuggi quando non si ha tempo per trovare la giusta posizione e/o il target sta per uscire di scena, devo dire che ho la sensazione di avere una sorta di intolleranza ai tetto, come certe persone ce l’hanno al lattosio.
Infatti, non so se è mia fissazione o cosa, ma ho la sensazione che nei binocoli con prismi a tetto, almeno in quelli che sinora ho posseduto o da cui ho osservato, ci sia qualcosa che non va nella nitidezza delle immagini, anche se molto buone, cosa che non riscontro mai nei miei porro.
La mia idea è che questa sensazione abbia a che fare con le interferenze dei percorsi di luce all’interno dei prismi Schmidt-Pechan, solitamente utilizzati nei binocoli a tetto, che in qualche modo inficiano la pulizia dell’immagine finale.
Ovviamente i porro sono fisiologicamente esenti da queste interferenze.
Scusate l’OT
Re: I binocoli che non possono mancare
Anch'io preferisco i porro a bassi ingrandimenti, mi sembra che la visione sia più reale, più naturale,credo per il famoso effetto tridimensionalità
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Re: I binocoli che non possono mancare
Esatto SIGGI, la stabilizazione non toglie il peso del binocolo, ma sprattutto il peso delle braccia alzate che si sommano al peso del binocolo.
Per osservazioni al volo benissimo il binocolo stabilizzato a mano libera, ma perché mai in caso di osservazioni molto prolungate nel tempo e su soggetti ben fermi, uno non dovrebbe sostenere uno stabilizzato su un cavalletto ed a stabilizazione spenta?
Sono quei cancelli mentali che molti si autocostruiscono senza un vero motivo logico.
Io questo concetto che ho metabolizzato da oltre un ventennio, vedo che proprio non riesco a trasmetterlo con la sperata efficacia.
Per osservazioni al volo benissimo il binocolo stabilizzato a mano libera, ma perché mai in caso di osservazioni molto prolungate nel tempo e su soggetti ben fermi, uno non dovrebbe sostenere uno stabilizzato su un cavalletto ed a stabilizazione spenta?
Sono quei cancelli mentali che molti si autocostruiscono senza un vero motivo logico.
Io questo concetto che ho metabolizzato da oltre un ventennio, vedo che proprio non riesco a trasmetterlo con la sperata efficacia.
Re: I binocoli che non possono mancare
Ecco i miei tre:
1-Binocolone ad alto ingrandimento su treppiede per osservazioni astronomiche e terrestri. (Es. 20-50x)
2-Binocolo portatile stabilizzato ad alto ingrandimento ed ampio campo visivo per osservazioni astronomiche e terrestri. (Es. 18x)
3-Binocolo portatile stabilizzato compatto ad alto ingrandimento da buttare nello zaino per le camminate. (Es.16x)
1-Binocolone ad alto ingrandimento su treppiede per osservazioni astronomiche e terrestri. (Es. 20-50x)
2-Binocolo portatile stabilizzato ad alto ingrandimento ed ampio campo visivo per osservazioni astronomiche e terrestri. (Es. 18x)
3-Binocolo portatile stabilizzato compatto ad alto ingrandimento da buttare nello zaino per le camminate. (Es.16x)
Re: I binocoli che non possono mancare
Ecco Tiziano.... È proprio quello che penso anch'io ultimamente!!! Vorrei con calma arrivare ad avere questo tipo di strumentazione!!!
Re: I binocoli che non possono mancare
Con la differenza che il piccolo portatile per me è un porro 8x30
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Re: I binocoli che non possono mancare
Ho un APM 6x30 e un Trinovid HD 8x42. Sono arrivato lungo in questi giorni su un Fujinon 16x70 che avrei usato sul cielo e avrebbe completato la mia dotazione. Mi piace moltissimo l’APM. La visione che mi da, bassi ingrandimenti, Porro, non so… il Leica è molto “bollino rosso” (imho).
Re: I binocoli che non possono mancare
Che intendi per "bollino rosso"?
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Re: I binocoli che non possono mancare
Non mi pare che valga i soldi che costa, mi sono lasciato tentare dal brand (bollino rosso), Il mio è un usato, mi consola il non averlo pagato prezzo pieno.
Re: I binocoli che non possono mancare
Ah, ok
Mi era sfuggito il logo rappresentativo del marchio.
E ne approfitto per un altro OT:
sapevate che Leica ambisce entrare nel settore dei beni di lusso, con la vendita di orologi abbastanza costosi che ovviamente non produce in casa, almeno non i movimenti?
Un po’ come Swarovski fa con i suoi famosi cristalli e relativi gioielli.
A mio avviso questi aspetti dicono molto di quelle case produttrici, non so ancora se nel bene o nel male.
Mi era sfuggito il logo rappresentativo del marchio.
E ne approfitto per un altro OT:
sapevate che Leica ambisce entrare nel settore dei beni di lusso, con la vendita di orologi abbastanza costosi che ovviamente non produce in casa, almeno non i movimenti?
Un po’ come Swarovski fa con i suoi famosi cristalli e relativi gioielli.
A mio avviso questi aspetti dicono molto di quelle case produttrici, non so ancora se nel bene o nel male.
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Re: I binocoli che non possono mancare
In ambito fotografico la qualità di Leica è indiscussa, i prezzi folli. Negozi come boutique di lusso, con personale molto preparato ad accogliere il cliente, un po’ meno a sostenerlo nella sostanza, negli aspetti tecnici del prodotto.
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Re: I binocoli che non possono mancare
Io dai celebratissimi binocoli LEICA TRINOVID da 8x50, 10x50 e 12x50 ho preso tre sole in serie tanti lustri fa.
Certamente luminosi e nitidi, ma anche con una aberrazione cromatica molto invadente per quelle cifre enormi che costavano allora.
Certamente luminosi e nitidi, ma anche con una aberrazione cromatica molto invadente per quelle cifre enormi che costavano allora.
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Re: I binocoli che non possono mancare
Se ci sarà un bino party, magari organizzato da Piergiovanni, mi piacerebbe confrontare il mio Trinovid 8x42 con altri binocoli. Giusto per capire di più e magari apprezzare quello che di buono ha da offrire.
Non può essere un fermacarte da 1100 euro.
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